
Storia del palazzo
Gaetano Bianchini è stato un artista molto speciale: le sue opere erano realizzate con una particolare tecnica di mosaico chiamata 'Commesso in Pietre Dure', dove le pietre dure di tutti i colori venivano tagliate con estrema precisione e unite insieme per formare una figura. Potete vedere un esempio della sua arte nella foto a destra, dove si può apprezzare la qualità di questo capolavoro. Il suo atelier era nell'edificio che oggi ospita il Vipflorence nel Canto dei Nelli. Al terzo piano, dove si trovano gli appartamenti Giotto e Cimabue, venne realizzata una porta blindata (ancora presente) per proteggere tutti i pezzi finiti. Gli altri due piani erano parte dell'officina, dove i lavoratori qualificati tagliavano e lucidavano i singoli pezzi del mosaico che sarebbero stati utilizzati in seguito per formare un'opera d'arte.
Bianchini spesso chiese ad altri artisti di disegnare un soggetto per il proprio lavoro: così un giorno chiamò il giovane ma già famoso pittore Antonio Ciseri, con il quale decise di realizzare una grande tavola raffigurante il primo incontro tra Giotto e Cimabue. La leggenda dice che Cimabue (1240? -1302), il più celebre pittore del XIII secolo, stava viaggiando in campagna, quando vide un giovane pastore disegnare con del gesso su una roccia. Il disegno era così ben fatto, che Cimabue portò il giovane Giotto a Firenze affinché diventasse suo allievo. Durante le sessioni preparatorie, Bianchini spesso invitava il pittore a cena nella sua villa sulle colline di Firenze. Lì il giovane Ciseri incontrò Cesira, la figlia di Bianchini e i due si innamorarono. Il matrimonio ebbe luogo dopo un anno: alla fine, ebbero un figlio, il bisnonno dell'attuale proprietario dell'edificio. Come regalo di nozze per la sua sposa, e come omaggio a Bianchini, Antonio Ciseri dipinse un ritratto della famiglia Bianchini, probabilmente il più famoso ritratto dell'epoca. Il ritratto è stato esposto al Museo degli Uffizi nel 1991, il centenario della morte di Antonio Ciseri, ed in altri importanti musei. La tavola 'Giotto e Cimabue' e il ritratto della 'Famiglia Bianchini' appartengono ancora alla famiglia di origine.
Uffizi Museum
La galleria degli Uffizi venne edificata nel 1581, sotto richiesta del Granduca Francesco de 'Medici, figlio di Cosimo I. Il progetto originale era di Giorgio Vasari, uno dei più importanti pittori e architetti del XV secolo. I suoi disegni per questo museo definivano un edificio strategicamente pianificato, dovendosi integrare con il Palazzo de' Medici ed estendersi oltre le rive del fiume Arno, al di là del Ponte Vecchio. Lo spazio venne originariamente destinato ad uffici e ad ospitare le riunioni burocratiche di vari magistrati anziché ospitare capolavori come nella sua funzione odierna. Fu costruito rapidamente nonostante aclune piccole difficoltà e i grandi eventi sociali che si svolsero nella zona in quegli anni (ad esempio: il matrimonio di Francesco e Giovanna d'Austria).
Nel 1584, la magnifica 'Tribuna Ottagonale' fu realizzata dal Buontalenti, successore di Vasari. L'ambiente simboleggia il cosmo e i suoi elementi: la lanterna, tributo alla lanterna collocata sulla cupola del Brunelleschi, simboleggia l'aria; le conchiglie che rivestono la cupola, l'acqua; le pareti scarlatte, il fuoco; le pietre dure e i marmi del pavimento, la terra.

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